21 Novembre 2024
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La storia dei Consultori

Nell'Agosto 1943 a Milano, una città devastata dalle incursioni aeree e nel generale sfollamento un sacerdote D. Paolo Liggeri, con un gruppo di volontari, sentì il dovere di andare incontro a coloro che erano rimasti privi di risorse, con gravi lutti familiari per la guerra, sentì il dovere di soccorrerli. Insieme all'Amministrazione Pubblica furono approntati dei locali sconquassati dal bombardamento, raccolte piccole somme di denaro e approntate misere mense per i sopravvissuti che erano soprattutto donne e bambini.Lui stesso poi fu deportato e quando l'anno dopo, nel '44, tornò a Milano ebbe la consolazione di sapere che i suoi collaboratori e amici non avevano abbandonato questa attività assistenziale ma che insieme si erano prodigati per la ricostruzione della famiglia.
Ecco, l'idea del Consultorio scaturisce proprio da questa serie di iniziative orientate all'ambitodelle famiglie che per la lunga guerra e le gravi perdite era disgregata.
Il 5 Febbraio 1948 viene annunciata l'istituzione di un consultorio: "La Casa".
Già in Francia, in America e in altre nazioni europee si avvia la realizzazione di istituti simili.
Nel giro di pochi anni sorgono in Italia, per iniziativa di persone sensibili, altri consultori sotto la sigla U.C.I.P.E.M.(Unione Consultori Italiani Prematrimoniali e Matrimoniali) per ridare vitalità e solidità alla "Famiglia" smembrata dalla guerra.
In Italia l'ordine degli "Oblati di Maria Immacolata" fonda il Centro Cattolico di preparazione al matrimonio affidandone la realizzazione a Padre Luciano Cupia, già funzionario in Canada e in altri stati americani.
Nel 1968 nasce a Roma il Consultorio "La Famiglia" di cui è attualmente responsabile Padre Alfredo Feretti, O.M.I..
Il Consultorio si caratterizza per la metodologia didattica e il contenuto intuito da P. Cupia.
In seno al Centro si sviluppano servizi sempre più qualificati: corsi di consulenza ai genitori, corsi di formazione per assistenza all'infanzia, il gruppo GES(genitori sempre) con l'obiettivo di aiutare coppie di genitori in difficoltà a raggiungere una soluzione di pacificazione o una situazione di minor danno per i figli, centro di consulenza per adolescenti, gruppi di socializzazione e un centro per adozioni e affido.
Afferma P. Cupia che il loro impegno si è concentrato a curare la capacità di relazione. La filosofia ispiratrice, dice P.Feretti, è antropologica. La persona in sé e in relazione è posta al centro dell'attenzione, profondamente rispettata nelle proprie convinzioni etiche, politiche e religiose.
Il Consultorio "La Famiglia" di Arezzo nesce nel 1977 su sollecitazione della Diocesi di Arezzo, Cortona e Sansepolcro nella persona del Vescovo Mons. Giovanni D'Ascenzi che affida l'incarico a Gianmichele Malentacchi. L'attività del Consultorio continua ancora con il sostegno di tutti i Vescovi che sono succeduti.

Itaca /Constantino Kavafis

Quando ti metterai in viaggio per Itaca
devi augurarti che la strada sia lunga,
fertile in avventure e in esperienze.
I Lestrigoni e i Ciclopi
o la furia di Nettuno non temere,
non sarà questo il genere di incontri
se il pensiero resta alto e un sentimento
fermo guida il tuo spirito e il tuo corpo.
In Ciclopi e Lestrigoni, no certo,
né nell'irato Nettuno incapperai
se non li porti dentro
se l'anima non te li mette contro.

Devi augurarti che la strada sia lunga.
Che i mattini d'estate siano tanti
quando nei porti - finalmente e con che gioia -
toccherai terra tu per la prima volta:
negli empori fenici indugia e acquista
madreperle coralli ebano e ambre
tutta merce fina, anche profumi
penetranti d'ogni sorta;
più profumi inebrianti che puoi,
va in molte città egizie
impara una quantità di cose dai dotti

Sempre devi avere in mente Itaca -
raggiungerla sia il pensiero costante.
Soprattutto, non affrettare il viaggio;
fa che duri a lungo, per anni, e che da vecchio
metta piede sull'isola, tu, ricco
dei tesori accumulati per strada
senza aspettarti ricchezze da Itaca.
Itaca ti ha dato il bel viaggio,
senza di lei mai ti saresti messo
in viaggio: che cos'altro ti aspetti?

E se la trovi povera, non per questo Itaca ti avrà deluso.
Fatto ormai savio, con tutta la tua esperienza addosso
già tu avrai capito ciò che Itaca vuole significare.

Ognuno di noi, nel cercare la sua Itaca, può imbattersi nei Lestrigoni e nei Ciclopi, cioè in situazioni difficili che sembrano inestricabili, che interrompono il viaggio e ha bisogno di aiuto.
Le nostre famiglie si trovano spesso a dover fare i conti con una precarietà sempre più grande che indebolisce i rapporti, rende tesi, aggressivi, ansiosi. E' una precarietà che mette in dubbio le certezze di sempre e i valori costruiti del nostro vivere sociale, tradizionale e talvolta morale.
All'interno della famiglia le relazioni si modificano, l'arrivo dei figli cambia l'assetto creato, tutto scorre in fretta e manca il tempo, la volontà di ricreare sempre nuovi accordi, di ascoltarci ed ascoltare l'altro anche nel linguaggio dei segni.

La tartaruga e la lepre / Esopo

La lepre un giorno si vantava con gli altri animali: - Nessuno può battermi in velocità - diceva. - Sfido chiunque a correre come me.
La tartaruga, con la sua solita calma, disse: - Accetto la sfida.
- Questa è buona! - esclamò la lepre; e scoppiò a ridere.
- Non vantarti prima di aver vinto replicò la tartaruga. - Vuoi fare questa gara?
Così fu stabilito un percorso e dato il via.
La lepre partì come un fulmine: quasi non si vedeva più, tanto era già lontana. Poi si fermò, e per mostrare il suo disprezzo verso la tartaruga si sdraiò a fare un sonnellino.
La tartaruga intanto camminava con fatica, un passo dopo l'altro, e quando la lepre si svegliò, la vide vicina al traguardo.
Allora si mise a correre con tutte le sue forze, ma ormai era troppo tardi per vincere la gara.
La tartaruga sorridendo disse: "Non serve correre, bisogna partire in tempo."

La favola mostra che spesso con l’applicazione si ottiene più che con i doni naturali non coltivati.
Non bisogna mai avere la presunzione di essere migliori ma con calma e pazienza si possono raggiungere molti traguardi.


Il Consulente familiare è una delle figure professionali che cura la "relazione" e può essere definito un operatore socio-educativo-relazionale.
Come afferma Anna Maria Di Fabio(esperta in scienze della formazione e psicologa) la consulenza è un intervento atto ad operare più sulla salute che sulla patologia e si muove in un ottica che potremmo definire propositiva e non rimediativa.
Ciò significa che l'intervento del consulente sceglie di andare alla ricerca , rispetto alla persona e a quanto presenta, non di ciò che non funziona ma di ciò che funziona, facilitando l'attenzione sulle parti forti piuttosto che su quelle deboli, per valutarne l'importanza di saper vedere le proprie potenzialità.
Il consulente familiare ha la delicata funzione di aiutare la persona a gestire il "proprio" problema e ad assumersi la responsabilitàdelle scelte.
Deve inoltre resistere alla tentazione di agire direttamente per la soluzione del problema, ma entrare in empatia con l'utente, ascoltare, controllare le proprie emozioni e rispettare le scelte e le decisioni della persona con un atteggiamento non giudicante.
Per formare questo professionista è necessario quindi un percorso formativo di tre anni che il nostro consultorio di Arezzo offre con la presenza di docenti esperti nelle dinamiche relazionali.

EUGENIO MONTALE, "Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale".

Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale
e ora che non ci sei è il vuoto ad ogni gradino.
Anche così è stato breve il nostro lungo viaggio.
Il mio dura tuttora, nè più mi occorrono
le coincidenze, le prenotazioni,
le trappole, gli scorni di chi crede
che la realtà sia quella che si vede.

Ho sceso milioni di scale dandoti il braccio
non già perché con quattr'occhi forse si vede di più.
Con te le ho scese perché sapevo che di noi due
le sole vere pupille, sebbene tanto offuscate,
erano le tue.



Il nostro Consultorio offre la consulenza per:

  • Problemi individuali e di coppia;
  • Problemi educativi;
  • Problemi etici;
  • Assistenza ai neo-genitori;
  • Aiuto per problemi matrimoniali;
  • Conflitti adolescenziali;
  • Ricerca di identità;
  • Difficoltà di adattamento;
  • Disarmonia della personalità;
  • Relazioni interpersonali;
  • Genitori separati;
  • Disarmonie psico-sessuali
  • Paternità e maternità responsabili;
  • Separazioni;
  • Problemi di famiglie adottive;
  • Rapporto genitori e figli
  • Inclusione sociale;


Il Consultorio collabora inoltre con le scuole, le associazioni locali e parrocchiali. Si è anche occupato delle "Adozioni internazionali" e del "Microcredito".
L'Équipe interna si riunisce una volta al mese ed è composta da tutti i consulenti familiari e dai tirocinanti della Scuola che collaborano con il personale della segreteria a creare il rapporto cliente e consulente. L'équipe è il momento del confronto e della crescita, dove viene organizzato il lavoro e vengono prese decisioni organizzative.
La Supervisione è un momento fondamentale di incontrodove tutti i consulenti partecipano ed espongono i loro casi e le difficoltà incontrate ad una psicoterapeuta e consulente familiare.
Questa accompagna il gruppo verso una più ampia consapevolezza sull'uso delle proprie risorse e sulla conduzione delle consulenze; ciò garantisce al cliente un intervento qualitativamente condiviso e verificato, e al consulente un ambito di confronto costante e arricchente.


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