La Storia
Tutto ebbe inizio nei primi anni ‘90 quando, in preparazione all’Anno Internazionale della Famiglia del 1994, l’allora Vescovo Mons. Giovanni D’Ascenzi, per venire incontro alle difficoltà nelle relazioni familiari che emergevano sempre più, coadiuvato dal Vicario Generale D. Franco Agostinelli, ebbe la felice intuizione di dare vita ad un sostegno concreto alle famiglie, di creare un luogo privilegiato da offrire alle coppie per aiutarle a cercare le cause delle loro difficoltà, delle loro incomprensioni, dei loro dissidi.
Furono incaricati i responsabili della Pastorale Familiare (i coniugi Gian Michele Malentacchi e Beoni Lia) i quali, coadiuvati dal Consulente Familiare Roberto Poledrini, fecero nascere un’altra espressione di consultorio, collaterale ai consultori pubblici già sorti nel 1975 con la legge 405. Il modello seguito fu quello del 1° consultorio familiare italiano “La Casa” di Milano, sorto nel 1948 su iniziativa di Don Paolo Liggeri e dei successivi, federatisi poi nell’U.C.I.P.eM.
Il consultorio familiare UCIPeM assume come fondamento e fine del proprio servizio consultoriale la persona umana e la considera, in accordo con la visione evangelica, nella sua unità e nella dinamica delle sue relazioni sociali, familiari, di coppia. La metodologia adottata si basa sulla centralità del Consulente Familiare nell'équipe del Consultorio, considerata come figura indispensabile per la relazione d’aiuto basata sull’ascolto attivo, sull’intervento non direttivo, empatico e non giudicante. La tecnica del colloquio, la consulenza centrata sul cliente, le nuove tecniche neurolinguistico-relazionali, sistemiche, transazionali, comportamentiste, umanistiche ed altre, sono tutti strumenti usati dagli Operatori per creare negli utenti una presa di coscienza delle proprie risorse e maturare scelte personali, libere ed autonome. Ogni singolo Consulente stabilisce con il cliente un obiettivo condiviso.
La professionalità dei Consulenti familiari è tutelata dall' "Associazione Italiana Consulenti Coniugali e Familiari", AICCeF fondata nel 1977 e riconosciuta, in data 5 Settembre 2013 con Decreto interministeriale del Ministero della Giustizia, come Associazione maggiormente rappresentativa a livello nazionale della professione di Consulente familiare, di conseguenza inserita nell'apposito elenco al n° 22.
Furono incaricati i responsabili della Pastorale Familiare (i coniugi Gian Michele Malentacchi e Beoni Lia) i quali, coadiuvati dal Consulente Familiare Roberto Poledrini, fecero nascere un’altra espressione di consultorio, collaterale ai consultori pubblici già sorti nel 1975 con la legge 405. Il modello seguito fu quello del 1° consultorio familiare italiano “La Casa” di Milano, sorto nel 1948 su iniziativa di Don Paolo Liggeri e dei successivi, federatisi poi nell’U.C.I.P.eM.
Il consultorio familiare UCIPeM assume come fondamento e fine del proprio servizio consultoriale la persona umana e la considera, in accordo con la visione evangelica, nella sua unità e nella dinamica delle sue relazioni sociali, familiari, di coppia. La metodologia adottata si basa sulla centralità del Consulente Familiare nell'équipe del Consultorio, considerata come figura indispensabile per la relazione d’aiuto basata sull’ascolto attivo, sull’intervento non direttivo, empatico e non giudicante. La tecnica del colloquio, la consulenza centrata sul cliente, le nuove tecniche neurolinguistico-relazionali, sistemiche, transazionali, comportamentiste, umanistiche ed altre, sono tutti strumenti usati dagli Operatori per creare negli utenti una presa di coscienza delle proprie risorse e maturare scelte personali, libere ed autonome. Ogni singolo Consulente stabilisce con il cliente un obiettivo condiviso.
La professionalità dei Consulenti familiari è tutelata dall' "Associazione Italiana Consulenti Coniugali e Familiari", AICCeF fondata nel 1977 e riconosciuta, in data 5 Settembre 2013 con Decreto interministeriale del Ministero della Giustizia, come Associazione maggiormente rappresentativa a livello nazionale della professione di Consulente familiare, di conseguenza inserita nell'apposito elenco al n° 22.